|
Home | L’evoluzione di Prà Ellera
Negli anni ‘80 e ’90 sono sorte molte strutture riabilitative psichiatriche nella provincia di Savona. Due grandi complessi manicomiali erano presenti in Liguria già dai primi del novecento: quella di Cogoleto, nata nel 1911 e quella di Quarto, del 1895 dove fino al 1980 restavano ancora internate 1.868 persone.
Prà Ellera diventa negli anni '90 un nuovo progetto di terapia, nato dalla collaborazione clinica di tre professionisti provenienti dalla scuola di Criminologia di Genova, impegnati in varie realtà terapeutiche del territorio savonese e in cerca di soluzioni migliori per soddisfare la domanda di cura e i vecchi e nuovi bisogni della loro utenza.
Fondano quindi una struttura denominata “Comunità Terapeutica” progettandola ex-novo per costruire un nuovo tipo di accoglienza, diametralmente diversa dalla concezione custodialistica, fatta di spazi enormi e spersonalizzanti. Questo piccolo ‘villaggio’ composto da sette ‘cottage’, per sei pazienti ciascuno, è affidato a un gruppo di conduttori-educatori per accompagnare con la propria competenza pedagogica, il raggiungimento degli obiettivi prefissati nel piano terapeutico individuale.
Il modello di riferimento della cura a cui si ispira viene dal background culturale psicoanalitico dei soci fondatori ed è direttamente ispirato ad autori quali E. Rosenfield, A. Green, P. Racamier, E. Kestenberg, C. Balier, R. Kaes, ed alcuni autori ed analisti italiani quali: Hartmann, A. Bauleo, C. Neri e A. Correale.
Fin dall’inizio i problemi organizzativi dentro e fuori la struttura, la complessa tipologia della domanda di riferimento, le carenze di una legge di riforma non sempre applicata e finanziata, hanno prodotto uno scarto tra un modello teorico di funzionamento ideale e un altro più realistico e ‘attuabile. Il gruppo di lavoro si era formato con un concreto background dato dalla comune formazione analitica e l’anteriore vocazione criminologica dei soci fondatori, costruita attorno agli insegnamenti e alla figura del Prof. Rossi, che all’epoca era solo un filo conduttore che univa le tutte diverse esperienze.
Le vieux Paris n’est plus la forme d’une ville change plus vite, hélas! que le coeur d’un mortel.
[…La vecchia Parigi non c’è più/(cambia d’aspetto una città/ più velocemente, ahimé! Del cuore dei mortali]. Charles Baudelaire, I fiori del Male, “Le cygne” trad. Cosimo Ortesta, Firenze, Giunti, 96]
LA COMUNITÀ DEI PARI (anni '95-'98) |
IL RITORNO SULLA TERRA (anni '98-2005) |
NUOVA UTENZA, SPECIALIZZAZIONE E RUOLO DEI CONSULENTI (2008-2012)
Il terzo è il periodo più vicino al presente, quando si assiste al consolidarsi negli anni di un nuovo gruppo di consulenti (psicologi e psichiatri) e si assiste ad una maggiore strutturazione nell’organizzazione e nella vita comunitaria in genere.
Questo comporta un più profondo contributo delle competenze specifiche dei vari profili professionali, un maggior impegno nelle attività e nei laboratori, lo strutturarsi di gruppi di lavoro specifici riguardo alle nuove patologie (strutturando specifiche aree e modalità di intervento tecnico, sugli ospiti con DP, in doppia diagnosi e/o sulla gestione degli autori di reato), e con un diverso lavoro di integrazione nelle equipe multi-professionali dei vari consulenti e referenti del paziente/ospite nelle riunioni cliniche e sulla gestione e conduzione delle dinamiche del gruppo degli operatori.
LA COMUNITÀ OGGI:
Il dato saliente è la graduale specializzazione e preponderanza avvenuta negli anni come “attenzione costante” al lavoro di dimissioni OPG. Al momento i pazienti autori di reato costituiscono più del 50 % dell’utenza. Un altro aspetto del lavoro e della ricerca fa riferimento alla patologia dello spettro c.d. borderline e antisociale. Insieme al SSM Savonese e le sue strutture intermedie, si sono costituiti momenti di formazione comune e di collaborazione per le necessarie modifiche del case management e del timing nel trattamento dei progetti terapeutici di tali soggetti con DP (v. Ricerche di Marco Chiesa e Peter Fonagy al Cassel Hospital di Londra, 2004).